associazione RAYUELA a.p.s.

associazione di promozione sociale
RESIDENZE D'ARTISTA AL BA-BAR HOUSE
in collaborazione con
RAYUELA a.p.s. e
radio/altriSuoni
Napoli - lunedì 6 ottobre 2025
ELIABETTA SAVIANO
EUNICE PETITO - ALESSANDRO VAI
"Stasera si respira magìa". E' la frase che Francesco Varriale pronunciava durante il suo andirivieni nella sala. Ottimo inizio della rassegna del lunedì al Ba-bar House a Vico S. Giovanni Maggiore in Napoli, che vede l’alba del terzo anno nella versione delle residenze.
Deus ex machina, in pratica regista delle serate, Francesco Varriale realizza numerose sue
passioni in questa organizzazione: il jazz in primis, con la sua divulgazione, la crescita nei giovani, la convivialità.
Dicevamo, serata inaugurale della stagione, con residenza per il mese di ottobre di Elisabetta
Saviano che, per quanto giovane, è oramai una veterana del club. Per questo primo lunedì sono con lei Eunice Petito alla tastiera e Alessandro Vai al contrabasso. La sua ritmica che definirei 'morbida', accompagna brani ispirati al pianismo di Ahmad Jamal. Grande delicatezza e atmosfera molto favorevole che fuoriesce dai suoni.
La continuità della leadership di Elisabetta avviene nell’ aprire la jam session lasciando il posto a Nicola De Luca, la cui esperienza si denota subito. Ed a seguire si alternano diverse
formazioni, fino ad arrivare ad una session multistrumentale, con sax, tromba, chitarra, basso, batteria, tastiere e vibrafono, per una musica molto coinvolgente.
A dimostrazione della partecipazione di giovani, e in continuità con la residenza di Elisabetta, ecco il giovane batterista Giovanni Cecere, al quale facciamo i nostri più sentiti auguri.
Da sottolineare le performances di tutti i partecipanti, il cui entusiasmo ed amore per la
musica rende speciale queste serate. Non trascurabile il bel riempimento della sala del Ba-bar House, che scalda l’atmosfera e soprattutto è stimolante per i musicisti a dare il meglio di sé.
Beh, è vero, si respira magìa, ed io mi domando se la luna piena della serata ha aggiunto energia a quella portata dai ragazzi… Alla prossima!
Francesco Tritto
DUAE SICILIAE SAXOPHONE QUARTET
musiche di Johann Sebastian Bach / Olaf Mühlenhardt, Gioachino Rossini / Gaetano di Bacco, Steven Verhelst / Tatsuya Watanabe, Aldemaro Romero
Refettorio del Monastero di Regina Coeli, Napoli - sabato 13 settembre 2025
I FIORI MUSICALI - VIAGGI IN MUSICA TRA ANTICO E MODERNO
rassegna prodotta da Dissonanzen
in collaborazione con l’Associazione l’Atrio delle Trentatré o.d.v.
In ordine di apparizione nel pomeriggio del 13 settembre organizzato da Dissonanzen va ricordata e non dimenticata la calorosa accoglienza operata da Francesco Galluccio, testimonial del convento di Regina Coeli, essendone un gran conoscitore della storia in quanto figlio di artigiano cresciuto in questa sede. Bisogna dire che, quando una storia così interessante, come quella del più vasto monastero (e tra i più belli) di Napoli, si affianca ad un evento musicale come quello che andremo a descrivere, sono la cultura e l’arte a troneggiare! Una storia che nasce nel ‘500 e che sbarca in questa occasione in un uso sontuoso della sala del refettorio del convento, avendone già apprezzato la bellezza del chiostro. Ci guida lo speaker: nel refettorio (sala adoperata a questo scopo dal 2023) c’è la storia di Mose’. Gli Affreschi hanno subito danni nel terremoto 1980.
La rassegna musicale che si rappresenta e’ I fiori musicali - Viaggi in Musica tra antico e moderno, giunta alla sua seconda edizione e prodotta da Dissonanzen: qui si respira l’aria di maestri di cappella come Mercadante e Cimarosa. Il titolo della rassegna riprende i soggetti dei dipinti che sono rappresentati nella magnifica sala.
Il leitmotiv della rassegna è l'accostamento di musica antica e moderna, ed è ciò di cui si occupa Dissonanzen, che raggiunge i 30 anni di attività. Affermati musicisti napoletani presenti in sala, come Marco Sannini e Tommaso Rossi, dimostrano il peso specifico del concerto. Quest’ultimo introduce l’ensemble, che ha radici relativamente giovani, splendide realtà sfornate dal Conservatorio di Napoli. E’ le parte antica di base che si fonda con un suono attuale dopo quasi 300 anni.
E’ la musica che comanda: si nota subito l’ampiezza tonale dei 4 sassofoni, che è talmente grande da non far rimpiangere la completezza di una orchestra. Un Bach moderno e splendidamente rappresentato è una ossequiosa dedica al maestro che dalla sua epoca si insinua nella nostra contemporaneità.
Breve presentazione dei brani dalla musicista Laura Sorrentino, che avvicina il pubblico ad una performance che potrebbe presentarsi difficile ma che invece lo coccola in una sala che si presta all’intento, e ciò lo dimostrano gli arrangiamenti di arie famose di Gioachino Rossini, di una morbida orecchiabilità che ti fa sentire a casa.
Ma il programma si allarga ad orizzonti dilatati nel tempo, fino ad avvicinarci ad oggi. Se devo confessare un pensiero, l’impressione non mi dà tale distacco temporale, al di là della conoscenza specifica di brani e voce riconducibili agli autori: l’idea è quella di una trasversalità che dal Settecento arriva fino ad oggi e in cui l’ensemble di sassofoni rende la musica fuori dal tempo. E’ come una orchestra completa, con diverse sfaccettature.
Dell’ultimo brano di Romero, tanto di cappello al rendere tali melodie così di ampio respiro, senza definizioni categoriche (tango, jazz, classica?): è musica moderna che trasmette allegria e con una cura del particolare dimostrata anche dal cambio di posizione (angolazione) del sax contralto, a seconda del momento del brano.
I musicisti concedono un bis con Passione e fuga di Javier Girotto, per loro in evidente agio.
Tommaso Rossi, attento direttore artistico di Dissonanzen, completa il più che piacevole concerto e ci rimanda al prossimo della rassegna . Un grazie particolare a Gabriella Galbiati per il perfetto coordinamento di un progetto che merita attenzione e divulgazione.
Francesco Tritto