Basta un minuto di ascolto del brano d'apertura per sentirsi avvolti da un senso di bellezza che resta lì per l’intera durata di un lavoro che vede insieme il clarinetto di Gabriele Mirabassi, la chitarra classica di Nando Di Modugno e il basso acustico di Pierluigi Balducci, tre strumenti che danno vita a una dimensione cameristica che risulta sempre distante da qualunque possibilità di relegare la musica entro generi o stili.
Nel succedersi delle dieci tracce, composizioni originali vengono affiancate a brani provenienti da ambiti musicali i più vari che, riletti con la giusta sensibilità, contribuiscono a conferire coerenza formale all’intero disco nel quale il possesso di una tecnica strumentale strabiliante dei tre co-leader costituisce utile risorsa, e mai limite, per liberare poesia in ogni nota. Il basso e la chitarra si cercano e si rincorrono, talvolta fondendosi in un unico suono e creando un tappeto che è insieme ritmico, armonico e melodico e che costituisce la dimensione ideale per il canto di un clarinetto che Mirabassi doma in ogni singolo respiro, passando con apparente facilità da frenetici sovracuti a leggeri e profondi soffi.
Qui, come nelle collaborazioni più riuscite, va evidenziato lo straordinario senso di interplay che caratterizza ogni singolo brano, dal canto ammaliante de “Gli amori sospesi” al tempo sostenuto di “Fryderyk” (si ascolti lo straordinario assolo di Mirabassi) fino alle dimensioni raccolte di “Alberi che camminano”, passando per l’indovinata rivisitazione della intro di “Minuano”, che fu brano di successo del Pat Metheny Group.
Ma da segnalare sono anche gli interventi vocali di Monica Salmaso per “En la orilla del mundo” e di Cristina Renzetti per “Azul”, brani che contribuiscono a rendere “Amori sospesi” uno dei dischi più belli del 2014.
Recorded 18/19 March 2014 at Dodicilune Studio, Lecce, Italy.
Mixed and mastered 10/11 September 2014 at Studio Sorriso, Bari, Italy.
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video / AZUL
audioreview
GABRIELE MIRABASSI
Gabriele Mirabassi si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz. Negli ultimi anni poi svolge una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana in genere. Collabora inoltre sistematicamente con artisti di ambiti eterogenei, partecipando a progetti di teatro, danza, canzone d’autore, ecc… Le collaborazioni quindi nel corso degli anni sono state numerosissime. Nel jazz, fra i tanti Richard Galliano, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Marc Johnson, John Taylor, Steve Swallow, Stefano Battaglia, Roberto Gatto, Rabih Abu Khalil, Edmar Castaneda. In Brasile: Guinga, André Mehmari, Monica Salmaso, Sergio Assad, Trio Madeira Brasil, Orquestra a Base de Sopro di Curitiba e molti altri. Nella musica classica: John Cage, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Marco Rizzi, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Orchestra d’Archi italiana, Banda Sinfonica do Estado de Sao Paoulo, Ensemble Conductus, Orchestra Bruno Maderna ecc… Inoltre ha collaborato in vari ambiti (teatro, canzone d’autore, danza) con, per citarne solo alcuni, Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina, Giorgio Rossi, David Riondino, Marco Paolini. Oltre ad essere leader del trio Canto di ebano (premiato col Premio della Critica Arrigo Polillo come “Miglior disco dell’anno TopJazz 2008”) suona attualmente in duo con i chitarristi brasiliani Guinga e Roberto Taufic col pianista André Mehmari e col pianista Andrea Lucchesini. Particolarmente interessato alla definizione di una poetica musicale che faccia incontrare il repertorio colto con quello popolare, presenta un programma di opere solistiche per clarinetto e orchestra d’archi da lui appositamente commissionate.
intervista
GABRIELE MIRABASSI su Dodicilune:
Ed327 - Gabriele Mirabassi & Roberto Taufic: UM BRASIL DIFERENTE (2014)
Ed421 - Vince Abbracciante: TERRANIMA (2019)
Ed423 - Mirabassi / Di Modugno / Balducci: TABACCO E CAFFE' (2021)
Ed563 - Matthias Hopf: HOMENAGEM AO BRASIL (2024)
NANDO DI MODUGNO
Nando di Modugno ha svolto gli studi accademici nel Conservatorio della sua citta, Bari, dove si è diplomato con lode nella classe di Linda Calsolaro già alunna di Andres Segovia. La sua formazione musicale è proseguita nel solco tracciato dall’ esempio segoviano, avendo continuato gli studi con altri illustri ex alunni del grande chitarrista spagnolo. Appassionato alla letteratura delle varie epoche storiche del suo strumento, Nando Di Modugno è anche particolarmente interessato alle diverse forme di espressione musicale contemporanea: la sua versatilità e la sua curiosità musicale gli hanno consentito di collaborare con musicisti di varia estrazione e di condividere esperienze musicali disparate in Italia e all’estero (Francia, Svizzera, Germania, Ungheria, Svezia, Australia, Grecia). Ha eseguito in prima esecuzione brani solistici e d’insieme; ha suonato in orchestra; ha collaborato con con i Solisti Dauni e gli ensembles svizzeri Phoenix e Nouvel Ensemble Contemporain; suona regolarmente nell’ ensemble del compositore di musiche da film Nicola Piovani; ha collaborato con musicisti jazz quali Pierre Favre e Jay Rodriguez e con attori di teatro del calibro di Arnoldo Foà e Massimo Wertmuller; da alcuni anni ha costituito un duo con il sassofonista jazz Roberto Ottaviano con il quale condivide anche la partecipazione in gruppi più estesi. Intensa anche la sua attività discografica: le ultime incisioni lo hanno impegnato come interprete di “Platero y yo” opera del compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco (con l’attore Rocco Capri Chiumarulo) e, come solista, nel Doppio e nel Triplo Concerto del compositore barese Raffaele Gervasio. È docente di chitarra al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.
playlist
NANDO DI MODUGNO su Dodicilune:
Ed255 - Roberto Ottaviano & Pinturas: UN DIO CLANDESTINO (2008)
Ed423 - Mirabassi / Di Modugno / Balducci: TABACCO E CAFFE' (2021)
Ed521 - Serena Spedicato: IO CHE AMO SOLO TE (2022)
Ed545 - Roberto Ottaviano & Pinturas: A CHE PUNTO E' LA NOTTE (2023)
PIERLUIGI BALDUCCI
Bassista elettrico e acustico tra i più interessanti della scena jazzistica italiana, Pierluigi Balducci si è esibito in numerosi festival e club in Italia ed in tutto il mondo. Ha collaborato con musicisti quali Ernst Reijseger, Robert Bonisolo, Luciano Biondini, Fabrizio Bosso, Gabriele Mirabassi, Javier Girotto, Michele Rabbia, Antonio Tosques, etc.. ed è attualmente co-leader della formazione Nuevo Tango Ensamble, tra le più significative formazioni europee nel suo genere. Come leader, ha invece pubblicato a suo nome sei album. Il suo ultimo lavoro, pubblicato nel 2012, è stato inciso con John Taylor al piano, Michele Rabbia alla batteria e Paul McCandless all’oboe. A riconoscimento di questa sua attività da leader e compositore, Le riviste Jazzit e Jazzmagazine gli hanno dedicato spesso ampie interviste e recensioni lusinghiere. Nel 2009 si è classificato al terzo posto nella categoria ‘Miglior Compositore’ del referendum Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz, mentre il Jazzit Award promosso dalla rivista Jazzit lo ha incluso negli ultimi quattro anni nella top ten dei migliori bassisti elettrici italiani. È sua la colonna sonora di “A ma soeu", film di Catherine Breillat, in concorso al Festival di Berlino (2001). Ha inoltre arrangiato “My Waits. Tom Waits Songbook”, un omaggio della cantante Serena Spedicato al grande cantatuore statunitense. Ha all’attivo anche performance live per Rai Radio Tre, per la coreana MBC e per la Bayerischer Rundfunk. E’ docente di Basso Elettrico al conservatorio di Matera. Infine è ambasciatore del suono italiano nel mondo, essendo endorser dei bassi della pregiata liuteria italiana Laurus, degli amplificatori Markbass e delle corde D’Orazio.
intervista
PIERLUIGI BALDUCCI su Dodicilune:
Ed229 - LEGGERO (2006)
Ed250 - STUPOR MUNDI (2008)
Ed303 - BLUE FROM HEAVEN (2012)
Ed354 - Pierluigi Balducci & Viz Maurogiovanni: CINEMA, VOL. 1 (2016)
Ed365 - EVANSIANA (2017)
Ed441 - L'EQUILIBRISTA (2020)
Ed423 - Mirabassi / Di Modugno / Balducci: TABACCO E CAFFE' (2021)
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